Cooperativa Sociale Qualcosa di Diverso

Nel cuore della Puglia, a San Vito dei Normanni, nasce il Laboratorio Urbano ExFadda, un innovativo spazio pubblico dove i cittadini – specie i più giovani – possono trovare condizioni favorevoli per imparare, mettersi alla prova, fare rete, lavorare. Dal 2012 ad oggi, all’interno di un ex stabilimento enologico di proprietà comunale, abbiamo avviato diversi cantieri di progettazione partecipata e di autocostruzione coinvolgendo architetti, designer, artigiani, gruppi di cittadini e attivisti interessati alla rifunzionalizzazione creativa di questi spazi. L’autocostruzione ha consentito la rinascita di diversi spazi che oggi ospitano atelier, studi, playground, laboratori, palestre, gallerie espositive, luoghi di aggregazione, sale prove, ambienti per l’esibizione, ecc. attraverso soluzioni legate al recupero di materiali dismessi e alla valorizzazione dei saperi artigiani locali. 

Singole persone, gruppi informali, associazioni e microimprese: sono questi i destinatari delle attività per la cui attivazione ExFadda mette a disposizione risorse come: spazi, mezzi, relazioni, competenze, a volte denaro. Settimanalmente, uno sportello gratuito aperto a tutti (“Da Zero a Uno”) svolge una funzione di ascolto, orientamento ed accompagnamento per chi vuole trasformare le idee in progetti concreti. Attraverso la costruzione di rapporti fiduciari con e tra le organizzazioni aderenti, ExFadda punta a costruire una comunità attiva e interconnessa che sia in grado di rispondere ai più disparati bisogni sociali: educazione non formale per i più giovani, supporto alla nascita di nuove imprese, spazi per l’associazionismo, momenti di socialità per le famiglie, spazi di aggregazione per gli anziani attività culturali e molto altro. 

All’interno dell’esperienza dell’ExFadda nasce la Cooperativa sociale di tipo b “Qualcosa di diverso” con la quale il mondo di ExFadda si è ampliato verso attività di supporto, integrazione, formazione e avviamento al lavoro di persone con disabilità o soggetti svantaggiati (come ex detenuti o in esecuzione di pena esterna). Sono nati così tre esperimenti di impresa sociale: un bar, un ristorante e un’azienda agricola. 

ExFadda Caffè è un bar creato all’interno della vecchia casa del custode dello stabilimento enologico. Qui si incontrano gli “abitanti” di ExFadda, è un importante luogo di aggregazione per i giovani e le famiglie del paese, è il vero front desk della struttura. 

XFood – Ristorante Sociale È il ristorante dell’ExFadda. Questo progetto è nato con l’avviso 6/2011 della Regione Puglia “Progetti innovativi integrati per l’inclusione sociale di persone svantaggiate”. Insieme all’Associazione Nuvola (un consorzio di cooperative sociali del brindisino) è stato presentato in Regione un progetto legato all’inserimento lavorativo di 32 uomini e donne con disabilità che hanno avviato un percorso di formazione e avviamento al lavoro retribuito. Contemporaneamente il Laboratorio Urbano si è occupato di riqualificare e allestire un grande ambiente (usato come magazzino fino a quel momento) che coincideva con le stalle dello stabilimento vinicolo. Si è venuto a creare un luogo bellissimo dove tutto parla di diversità: gli arredi, tutti diversi (non c’è un tavolo o una sedia uguale all’altro) sono il risultato di laboratori di restauro, falegnameria e sartoria realizzati da maestranze locali con la partecipazione dei ragazzi del progetto XFood e dei cittadini; le posate e le stoviglie hanno tutte una storia da raccontare; le luci sono state create da una designer che ha venduto il suo progetto a una ditta di luminarie in cambio dell’allestimento. È stato il primo ristorante in Puglia che ha cercato di combinare da un lato la buona tavola (tutti prodotti km 0) e dall’altro un impegno sociale: la restituzione della dignità del lavoro per uomini e donne disabili del territorio. 

XFarm. Da quasi 2 anni la cooperativa Qualcosa di Diverso è uscita dalle sue mura: attraverso un bando del Comune di San Vito dei Normanni la cooperativa è risultata assegnataria della gestione, per 10 anni, di 50 ettari di terreni agricoli (circa 35 ettari di oliveto e 10 ettari di vigneto). L’obiettivo è trasformare in dieci anni un’azienda simbolo di illegalità e insostenibilità ambientale in un modello di impresa rurale ecologica, sociale ed aperta alla comunità locale. I progetti in corso sono:

  • creare un orto sociale;
  • fare avviamento al lavoro per persone svantaggiate (ragazze e ragazzi con disabilità, persone che escono da percorsi di detenzione, migranti..);
  • attivare una rete di agricoltori locali per discutere insieme sui temi della biodiversità e dell’agro-ecologia;
  • Una scuola di formazione sull’agricoltura sociale e la legalità. 

Dalla raccolta delle olive è nato Manifesto, un olio extra vergine di oliva di altissima qualità. Il nome è evocativo ed è stato scelto perché sia il manifesto della nuova azienda e il manifesto delle buone pratiche agronomiche, sociali e culturali che si cercherà di introdurre in una terra martoriata dall’illegalità. 

La cooperativa oggi ha 18 dipendenti e si occupa anche di attività quali:

  • supporto alla sviluppo di idee in progetti concreti;
  • Consulenza e supporto all’organizzazione di eventi e produzioni culturali;
  • Formazione non accreditata sui temi della rigenerazione urbana, dell’innovazione sociale, dello sviluppo locale e dell’agricoltura sociale;
  • Consulenza alle pubbliche amministrazioni su programmi di sviluppo locale e su strumenti di partecipazione.