Cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra

Terre di Puglia − Libera Terra, costituita il 31 gennaio 2008 tramite selezione dei futuri soci tramite un bando pubblico, è una cooperativa sociale costituita ai sensi della legge 381/1991 e dunque non persegue come scopo il lucro ma si propone come obiettivo il perseguimento dell’interesse generale della comunità e della promozione umana e dell’integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera b) della già citata legge 8 novembre 1991 n. 381. La cooperativa aderisce all’associazione “LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, sposandone i principi.

Obiettivo del progetto Libera Terra, dal quale la cooperativa ha preso avvio, è valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Inoltre, svolge un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni. La mission del progetto Libera Terra è dare dignità ai territori caratterizzati da una forte presenza mafiosa, attraverso la creazione di aziende cooperative autonome, autosufficienti, durature, in grado di dare lavoro, creare indotto positivo e proporre un sistema economico virtuoso, basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul mercato.

La cooperativa sociale Terre di Puglia − Libera Terra riutilizza al momento circa 85 ettari di terreno confiscato e assegnato ai sensi della legge n. 109 del 7 marzo 1996, prevalentemente in provincia di Brindisi, coltivati secondo il metodo dell’agricoltura biologica a vigneto, seminativo, orticole, oliveto. Sono impiegati in cooperativa circa 25 lavoratori: di questi, oltre il 30 per cento ricadono nella categoria dello svantaggio ai sensi della legge n. 381 del 1991. I prodotti a marchio Libera Terra, come vino, conserve, prodotti da forno, olio, sono certificati biologici e sostengono interamente le attività della cooperativa. Vengono distribuiti nella GDO, nei canali della distribuzione specializzata, nei circuiti del commercio equo e solidale. I vini sono inoltre distribuiti nel canale HoReCa italiano ed estero. Per tutte le produzioni la cooperativa si avvale della collaborazione di industrie artigiane di trasformazione, controllate e legali, che operano sul territorio, contribuendo anche in questo modo alla crescita economica del tessuto produttivo locale. Rimandiamo alla Nota Integrativa allegata per il dettaglio sulle produzioni.

La cooperativa riutilizza inoltre una masseria didattica confiscata in agro di Mesagne, Masseria Canali, nella quale organizza proposte culturali rivolte al territorio, come centri estivi per bambini, campi di impegno e formazione “E!State Liberi” sui beni confiscati in collaborazione con l’associazione LIBERA per giovani provenienti da tutto il Paese, e la promozione dei valori della sostenibilità ambientale e delle pratiche dell’agricoltura biologica.

Nel 2008 la cooperativa ha fondato ed è socia del consorzio Libera Terra Mediterraneo Onlus, con sede a Corleone (PA), che raggruppa cooperative sociali di Libera Terra, unite ad altri operatori che ne hanno sposato la causa. Nasce con l’obiettivo di mettere a fattor comune le attività agricole delle cooperative e di affrontare il mercato in maniera unitaria ed efficace. La sua organizzazione è articolata in maniera mista, con divisioni di prodotto/mercato e funzioni specifiche. Accoglie nel suo interno professionalità di alto profilo e di varia esperienza, che curano tutte le fasi della commercializzazione del prodotto. Libera Terra Mediterraneo

coordina le attività produttive delle singole cooperative che la compongono e segue direttamente la trasformazione delle materie prime agricole in prodotti finiti, con la costante ricerca della loro massima valorizzazione e del conseguente miglior riconoscimento economico. Perseguire l’essenza della mission di Libera Terra e del suo fondamentale ruolo sociale di riutilizzo dei beni confiscati diviene così la stella polare di ogni decisione. La creazione e la tutela di aziende agricole stabili e durature, così come i posti di lavoro che accolgono, diviene possibile attraverso la creazione e la messa in commercio di prodotti ottimi, con un rapporto valore−prezzo tra i migliori in assoluto. Per questo la ricerca dell’eccellenza guida ogni più piccola decisione, non senza la soddisfazione di vedere i propri prodotti sugli scaffali più prestigiosi dei diversi canali distributivi, sia in Italia che in molti paesi stranieri.

Inoltre la cooperativa collabora con le amministrazioni giudiziarie per il riutilizzo dei beni già nella fase di sequestro e prima della confisca definitiva, al fine di preservarne il valore e la produttività, e detiene protocolli di intesa con l’Ufficio esecuzione penale esterna (UEPE Lecce−Brindisi) ed il Carcere di Brindisi e di Lecce per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati dell’area penale.

CONFISCA IN AGRO DI TORCHIAROLO e SAN PIETRO VERNOTICO

Sin dall’inizio delle sue attività la cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra si è impegnata nel ripristinare con risorse proprie l’intera produttività dei vigneti confiscati, che costituiscono la massima parte dei terreni sottratto dallo Stato ai danni di Cosimo Antonio Screti.
In questi anni la cooperativa ha impegnato oltre 400mila euro nel ripristino dei vigneti esistenti e nel reimpianto di nuovi più produttivi, nei lavori di sistemazione parziale dell’immobile confiscato e nella sistemazione di strade, pozzi irrigui e pertinenze varie. Tutti i terreni sono stati convertiti in agricoltura biologica e certificati da ICEA. La cooperativa produce e commercializza attualmente cinque etichette di vino delle varietà autoctone di negroamaro e primitivo, per un totale di circa 110mila bottiglie a marchio Hiso Telaray – Libera Terra Puglia. Sono stati impiantante altre varietà autoctone, susumaniello, fiano e verdeca, rappresentative della tradizione enologica del nord Salento. I vini sono presenti nella GDO, nello specializzato bio, nel canale HoReCa e vengono esportati in alcuni paesi esteri. Il progetto vino Hiso Telaray – Libera Terra Puglia si va affermando grazie alla collaborazione di una delle migliori società di distribuzione italiane, Teatro del Vino. Nel 2016 la vinificazione è svolta esternamente in collaborazione con la cantina sociale Sampietrana di San Pietro V.co (BR), che opera su indicazione e sotto la stretta supervisioni della cooperativa. Un ulteriore salto di qualità avverrà nel 2017 con la vinificazione nella nuova cantina ricavata nell’immobile confiscato in contrada Santa Barbara, agro di Torchiarolo, e ristrutturata tramite un intervento del PON Sicurezza. La cooperativa ha ottenuto in comodato la cantina nei primi mesi del 2017, intervenendo immediatamente nella messa a punto degli impianti e nel completamento delle opere idrauliche con mezzi propri. La cantina è dedicata ad Hiso Telaray, ragazzo albanese vittima del caporalato pugliese. Rimandiamo alla nota integrativa per un approfondimento sulle produzioni vitivinicole.

CONFISCA IN AGRO DI MESAGNE

In agro di Mesagne la cooperativa riutilizza 20 ettari di seminativo, da cui ricava le materie prime per alcune produzioni a marchio Libera Terra, ed ha in gestione Masseria Canali, masseria didattica ristrutturata con fondi del PON Sicurezza. Sui terreni confiscati, la cooperativa ha operato nel corso di questi anni tendendo al ripristino totale della potenzialità produttività tramite diversi investimenti sugli impianti di irrigazione, i pozzi, la pulizia dei terreni e la viabilità.

In rotazione, secondo il metodo dell’agricoltura biologica, presso i terreni agricoli confiscati in c.da Canali sono coltivati grano, ceci, pomodori, carciofi. Queste materie prime vengono quindi trasformate, con la collaborazione di fornitori terzi selezionati sul territorio secondo un disciplinare e seguendo nostre ricette e le indicazioni di nostri tecnici, in conserve e prodotti da forno a marchio “Libera Terra”, perseguendo il percorso verso l’eccellenza delle produzioni agroalimentari.

Dall’estate del 2012, a seguito della ristrutturazione guidata dal Comune di Mesagne e finanziata dal PON Sicurezza, è in gestione alla cooperativa anche la struttura di Masseria Canali, attualmente un luogo di incontro e di scambio sui temi della cittadinanza attiva, del contrasto alle mafie, della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura sociale e sviluppo rurale. Vista la conformazioni della struttura, è in particolare nel periodo estivo che Masseria Canali diventa stata teatro di numerose attività. Anche per il 2016, Masseria Canali è stata sede degli incontri dei campi estivi “E!State Liberi”, campi di formazione e conoscenza che rappresentano per tanti giovani e adulti provenienti da tutta l’Italia una esperienza di formazione civile sui terreni e i beni confiscati alle mafie ed ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Segno questo, di una volontà diffusa di essere “protagonisti” e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione. Masseria Canali ha ospitato inoltre la seconda edizione del Centro Estivo per bambini in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Mesagne, l’Ufficio Percorsi di Legalità, l’Ufficio Servizi Sociali: un’esperienza che ha unito il momento del gioco alla bellezza della lettura, educando alla legalità attraverso metodi informali, a partire proprio dai cittadini più piccoli. Altra attività, i mercatini bio in cui i piccoli produttori biologici del territorio hanno potuto esporre, raccontare e promuovere i propri prodotti conservati e freschi. All’interno della struttura si sono tenuti momenti di incontro con scolaresche in semplice visita o per specifiche formazioni, e inoltre con associazioni di volontariato e di promozione sociale presenti sul territorio. In collaborazione con altre organizzazioni sono stati inoltre organizzati corsi di formazione rivolti ad apicoltori e contadini. In particolare, il 1 maggio 2016, Festa del lavoro e dei lavoratori, la cooperativa ha ospitato un convegno sul fenomeno del Caporalato, collaborando all’organizzazione con la Flai Cgil Puglia. In questa occasione è intervenuta la Presidente della Camera, on. Laura Boldrini, che ha incontrato alcuni familiari delle vittime pugliesi del caporalato. Rimandiamo alla Nota Integrativa allegata per un approfondimento sulle produzioni relative ai seminati ed orticole, nonché sui campi estivi, il centro estivo e le varie iniziative svolte a Masseria Canali.

CONFISCA IN AGRO DI ORIA

La cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra ha ottenuto in comodato circa 30 ettari di terreno confiscato al clan Bruno di Torre Santa Susanna ricadente in agro di Oria. L’assegnazione è avvenuta a seguito dell’aggiudicazione tramite un bando pubblico. La cooperativa si è subito impegnata nel recupero dei terreni seminativi, cominciando dalle semine degli stessi a grano e ceci, e nei primi mesi del 2017 è intervenuta sugli oliveti confiscati con le prime operazioni di ripristino del potenziale produttivo, tramite una parziale potatura e le spollonature. Tutti i terreni sono stati messi in conversione verso la certificazione biologica. Saranno inoltre coinvolti gli istituti scolastici locali in eventuali momenti di conoscenza del progetto di recupero dei beni confiscati, come occasione per parlare di cittadinanza responsabile e di antimafia sociale.

CONFISCA IN AGRO DI FASANO

Così come per i terreni confiscati in agro di Oria, la cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra ha partecipato ad un bando pubblico indetto dal Comune di Fasano aggiudicandosi la gestione sociale e produttiva di circa 4 ettari di oliveto secolare confiscato alle mafie. La cooperativa è intervenuta nelle attività di gestione del terreno e nel recupero della produttività tramite prime operazioni di spollonatura, seguendo i principi dell’agricoltura biologica e rispettando la conformazione delle piante, alberi monumentali. L’oliveto è stato messo in conversione verso la certificazione biologica. Saranno inoltre coinvolti gli istituti scolastici locali in eventuali momenti di conoscenza del progetto di recupero dei beni confiscati, come occasione per parlare di cittadinanza responsabile e di antimafia sociale.

CONFISCA IN AGRO DI ANDRIA

I terreni confiscati in agro di Andria, in contrada Scinati, in particolare un oliveto della varietà autoctona “Coratina” sono attualmente governati e coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica. Il terreno è già certificato bio dall’Ente ICEA. Le olive sono trasformate in olio extravergine di oliva a marchio Libera Terra. In questa direzione, è proficua la collaborazione con un attore sociale del territorio, la cooperativa sociale “Sant’Agostino”, con sede in Andria ed in stretto contatto con l’omonima parrocchia locale.